Hai fatto un bonifico errato ristrutturazione edilizia? Scopri come rimediare e non perdere i bonus fiscali

Bonifico errato? Capita a tutti di sbagliare ma certi errori si possono pagare cari. Scopri insieme a noi come recuperare per non perdere gli incentivi fiscali ristrutturazione edilizia. Tranquilli si può fare senza troppi problemi. Il bonifico bancario sbagliato per i bonus casa si può sempre recuperare in tempo, basta accorgersene.

Come recuperare le detrazioni fiscali dopo un bonifico errato fatto all’ impresa esecutrice dei lavori

Cosa fare per recuperare le detrazioni fiscali del bonus ristrutturazione nel caso le spese edilizie siano state pagate con bonifico errato? Si può scoprire che la spesa sostenuta non è stata inserita nel modello 730 solo al momento di presentazione della dichiarazione. Se in questo caso si scopre che il pagamento è stato effettuato con un bonifico ordinario invece con quello specifico previsto per le detrazioni edilizie (bonifico parlante), si deve rinunciare alle detrazioni o si può salvare il diritto?

Con l’eccezione dei Bonus Mobili ed Elettrodomestici e del Bonus Verde, per i quali l’Agenzia delle Entrate ha ammesso la possibilità di pagare anche con carte di debito o carte di credito, l’unica forma di pagamento ammessa per poter sfruttare l’agevolazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie è il bonifico cosiddetto parlante.

Evitare il bonifico errato. Come va eseguito correttamente?

Il bonifico esatto per non perdere le detrazioni fiscali si chiama “bonifico parlante“. Questo particolare bonifico consente la tracciabilità completa dell’ operazione  permettendo di detrarre dalla dichiarazione dei redditi per chi paga. L’ impresa pagata invece si vedrà arrivare un bonifico con una quota parte detratta alla fonte dallo Stato per anticipare le tasse dell’ anno successivo. La trovo una cosa aberrante ma così è in Italia. Ti fanno pagare le tasse prima ancora di aver lavorato!

Il bonifico può essere effettuato sia online, sia offline, e attraverso il bonifico parlante gli enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate per esempio, possono avere le informazioni necessarie per permettere l’accesso ai bonus per i lavori di riqualificazione energetica o per le opere di ristrutturazione.

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Attenzione però: come chiarito nella circolare 17/E/2023 del Fisco, qualora, per errore, non siano stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti e non sia stato possibile ripetere il bonifico, la detrazione spetta solo qualora il contribuente sia in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa con la quale quest’ultima attesti che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa. Tale documentazione dovrà essere esibita dal contribuente che intende avvalersi della detrazione al professionista abilitato o al CAF in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi o, su richiesta, agli uffici dell’amministrazione finanziaria.

In sostanza, afferma il Fisco, l’errore nel riportare la corretta dicitura di legge sulla causale del bonifico per la Detrazione 50% è sanabile quando non impedisce di comprendere chiaramente la motivazione per cui si è effettuato il pagamento, e quindi non impedisce l’applicazione della ritenuta dell’8% sulla somma destinata al beneficiario. Altrimenti il bonifico deve essere ripetuto.