Ristrutturare casa con lo sconto in fattura: adesso potete realizzare i vostri sogni spendendo quasi la metà!

Oggi potete davvero ristrutturare casa con lo sconto in fattura, spendendo molto meno grazie al bonus casa.

Detto in parole semplici, dal 2020 è possibile ristrutturare casa cono lo sconto in fattura, in luogo della classica detrazione in 10 annualità. Il decreto Rilancio ha introdotto la possibilità di cedere le detrazioni del 50% anche ai lavori di ristrutturazione edilizia, all’ecobonus e al sismabonus che non rientrano nel famigerato 110% , ottenendo lo sconto direttamente in fattura dal fornitore oppure ricevendo il rimborso di quanto speso anche da banche o istituti finanziari.

Quindi, se devi o vuoi ristrutturare casa, hai essenzialmente 4 strade da seguire:

  1. ristrutturare pagando i lavori senza nulla detrarre, non usufruendo dei bonus edilizi
  2. ristrutturare pagando i lavori e, a fine lavoro, presentarti al tuo istituto di credito o alle Poste per cedere loro il 50% dell’ importo lavori
  3. ristrutturare con sconto diretto in fattura, lasciando a noi la possibilità della cessione del credito
  4. ristrutturare pagando i lavori e detraendo il 50% dalla dichiarazione dei redditi in 10 anni.
Ristrutturare casa con lo sconto in fattura

Ma come ristrutturare casa con lo sconto in fattura? Noi lo facciamo così.

Prima di tutto diamo uno sguardo ai prezzi e a come altre aziende potrebbero proporvi il servizio. Come potete immaginare, o forse non lo sapete, lo sconto in fattura che vi applichiamo non è esente da rischi.

E’ vero che lo Stato italiano garantisce con le sue leggi, ma è anche vero che il minimo errore fa decadere tutta l’ operazione.  Per poterti fare lo sconto in fattura, noi che non siamo un’ azienda di grosse dimensioni, abbiamo bisogno di recuperare quello che non paghi attraverso la cessione del credito a un istituto finanziario. Proprio come potresti fare tu all’ inizio dell’ operazione ( vedi punto 2 del precedente paragrafo).

La cessione del credito  è possibile solamente a determinate condizioni e dietro la presentazione di diversi documenti. Quindi, in caso vuoi affidarti a noi per ristrutturare casa con lo sconto in fattura devi sapere che:

  • servono le visure catastali
  • non devono esserci abusi edilizi
  • serve un tecnico qualificato per le pratiche edilizie e le asseverazioni ( tranquillo abbiamo tutto noi)
  • servono pazienza e un sacco di firme e autocertificazioni.

Ma facciamo un esempio pratico, in modo da fugare ogni dubbio.

Lo sconto in fattura: esempio pratico per capire come funziona e non farsi fregare

Devi ristrutturare casa. E fin qui ci siamo. Allora ti rivolgi a qualche impresa edile per farti fare almeno tre preventivi. Richiedi lo sconto in fattura, perchè altrimenti non riusciresti a sopperire a tutte le spese. E qui ti trovi davanti a un bivio, spesso nascosto e imprevisto.

Le aziende potranno farti un preventivo seguendo due strade.

La strada del ricarico sui prezzi

Caricare il 50% che non paghi sui prezzi

La strada della trasparenza

Chiarezza su quanto veramente risparmi

Oltre lo sconto in fattura. Cosa puoi fare seguendo una strada corretta.

Ristrutturare casa, che sia un appartamento o una vila, richiede quasi sempre una pratica comunale. Che sia una SCIA o una CILA, questo percorso vi permette anche altri risparmi molto utili.

La SCIA è la segnalazione certificata di inizio attività. E’ uno strumento di semplificazione e liberalizzazione delle attività d’impresa che dall’agosto del 2010, per effetto del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122 (art. 49, comma 4-bis), ha sostituito la più conosciuta DIA (dichiarazione di inizio attività), con conseguente riscrittura dell’art. 19 della legge n. 241/1990 che l’aveva introdotta a suo tempo.

La SCIA è stata anche estesa alle attività edilizie (art. 5 del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito in legge 12.7.2011, n. 106).

La CILA invece è una procedura più snella, in sostanza una comunicazione di inizio lavori asseverata che richiede l’intervento di un professionista tecnico. I lavori edilizi possono partire subito e non sono previsti oneri da versare al Comune.


In entrambi i casi potrete poi usufruire anche del bonus mobili. Un bonus che oggi ha un tetto di spesa di € 16.000.


Il bonus mobili all’ interno di una ristrutturazione edilizia.

Innanzitutto, è bene chiarire che il bonus consiste nella detrazione IRPEF del 50% che viene accordata ai contribuenti per ristorarsi delle le spese sostenute per acquistare mobili ed elettrodomestici ad arredo di immobili sottoposti a lavori di ristrutturazione edilizia.

E questo è un aspetto essenziale per capire la funzione dell’agevolazione: il bonus mobili, infatti, è a corredo del bonus ristrutturazione.

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