Superbonus 2022. Come vogliono cambiare il superbonus 110% per il prossimo anno.

Chi e come potrà godere del beneficio del 110% ? Le prime indicazioni del Superbonus 2022 piacciono a pochi.

Il disegno di legge di Bilancio 2022 prevede la proroga del superbonus 110%, ma con scadenze differenziate a seconda della tipologia di beneficiario. Superbonus 2022 quindi ridisegnato in modo sostanziale grazie alla bozza di legge. 

Secondo il testo della Manovra approvato dal Consiglio dei Ministri, per gli interventi effettuati su edifici unifamiliari da persone fisiche – soggetti di cui al comma 9, lettera b) dell’art. 119 del D.L. n. 34/2020 – la maxi detrazione spetta fino al 31 dicembre 2022 ma esclusivamente in due ipotesi:

  1.  se, alla data del 30 settembre 2021, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risultino avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo;
  2. per gli interventi eseguiti da persone fisiche con ISEE non superiore a 25.000 euro annui su unità immobiliari adibite ad abitazione principale.

In tutti gli altri casi, il termine ultimo per concludere i lavori per beneficiare del superbonus 110% resta confermato al 30 giugno 2022.

Praticamente, secondo la bozza, se al 30 settembre 2021 hai avviato le pratiche con comunicazione Cila sei apposto. Altrimenti dovresti avere un ISEE inferiore a 25000€ annui e l’ intervento va fatto sull’ abitazione principale. Un bel caos, che nessuno si aspettava e che in tanti sperano venga dissolto al momento del passaggio da bozza a legge effettiva.

Termini più lunghi per i condomini, IACP e cooperative.

Per gli interventi (compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione di cui alla lettera d) dell’art. 3, comma 1, D.P.R. n. 380/2001) effettuati dai condomìni e dalle persone fisiche proprietarie uniche o in comproprietà di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate – soggetti di cui al comma 9, lettera a) dell’art. 119, D.L. n. 34/2020 – sarà possibile usufruire del superbonus fino al 31 dicembre 2025, ma dal 2024 scatta un decalage.
In particolare, la maxi detrazione resterà al 110% sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Lo sconto si ridurrà al 70% per le spese sostenute nell’anno 2024, mentre per le spese sostenute nell’anno 2025 la detrazione fiscale sarà pari al 65%.

superbonus 2022

Lo sconto in fattura cambia.

La possibilità, in alternativa alla detrazione, di cedere il credito d’imposta o ottenere direttamente lo sconto in fattura dell’importo agevolato resta limitato, a partire dalle spese sostenute dopo il 31 dicembre 2021, agli interventi relativi al superbonus.

Per il bonus facciate e quelli di recupero edilizio, antisismico ed ecobonus tradizionale scompare invece questa possibilità, quindi si torna la vecchio regime anche sotto questo profilo.