Ecobonus: considerazioni e dettagli prima dell’ uscita dei Decreti attuativi

Come tutti ormai saprete, il Decreto Rilancio del Governo ha istituito il bonus al 110% per alcune operazioni di efficientamento sismico ed energetico realizzabili sugli edifici (operazioni che trascinano con sè nella detrazione anche altri interventi ). Un modo, dice il Governo, per rilanciare l’ economia italiana che da sempre parte dalla salute del comparto edilizio.

La nuova detrazione è fruibile:
− per le spese sostenute dall’1.7.2020 al 31.12.2021;
− in 5 quote annuali;
− per gli interventi effettuati da condomini, persone fisiche “private”, da IACP e soggetti ad essi equiparati nonché da cooperative edilizie a proprietà indivisa.

In caso di interventi su edifici unifamiliari, la detrazione è applicabile soltanto se l’immobile rappresenta l’abitazione principale.

Contestualmente è stata rivista la disciplina relativa alla possibilità, per il beneficiario della detrazione, di optare per la cessione del credito ovvero per il c.d. “sconto in fattura” in luogo della fruizione diretta della detrazione spettante.

Le detrazioni ordinariamente previste per gli interventi richiamati dall’art. 119 in esame rimangono applicabili nel rispetto delle condizioni / limiti e con le percentuali di detrazione stabiliti dalle norme di riferimento “ante” DL n. 34/2020.

Sconto in fattura o cessione del credito d’ imposta con Ecobonus 110%

Il cliente che intende effettuare i lavori recupera tutta la spesa, sempre che rientri nei punti indicati e il fornitore o impresa alla quale affida i lavori si trova davanti questa situazione:

  • riconoscimento dello sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi, c.d “sconto in fattura”, il fornitore recupera lo sconto riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione dello stesso ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari;
  • trasformazione della detrazione in credito d’imposta, lo stesso può essere oggetto di successiva cessione ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Criticità e considerazioni personali

Tv e media hanno amplificato il messaggio del decreto Rilancio come solo loro sanno fare, mettendo la parola GRATIS nei titoli principali. Il messaggio che è passato è in definitiva questo: approfittatene che avrete la casa nuova senza spendere un Euro.

Ma se vi fermate a pensare, come possono le piccole e medie imprese edili lavorare in questo modo sopportando un deficit di liquidità così elevato? A mio modo di vedere, se le banche non si faranno carico di supportare la cessione del credito, senza spese e vincoli, la situazione si avvierà a diventare peggio di prima.

Il Governo italiano vuole rilanciare l’ economia? Quale economia? Quella dei grandi Gruppi e Società che hanno una liquidità di base importante o quella del piccolo tessuto di imprese che hanno dissanguato fino ad oggi?

La strada migliore per utilizzare l’ ecobonus è quella che il cliente, direttamente, utilizzi il credito d’ imposta. Dopotutto ha un interesse del 10% in 5 anni e non è cosa da poco. Non pensate di sistemare casa senza avere un soldo in banca, pensate invece di sfruttare un buon investimento alternativo che rende anche bene. In questo modo avrete la casa nuova, sicura e che vi fa risparmiare sui conti energetici.